Il Satana di Bulgakov
è venuto sul pianeta
Terra non per imporre le
tenebre ma per ripristinare
una coesistenza di luci
e ombre, necessarie
le une alle altre in una
sorta di mutuo patto.
Privo di ombra in quanto
refrattario alla luce,
Satana argomenta tuttavia
l'assoluto equilibrio
fra le due, il loro
compenetrarsi a vicenda:
per assurdo, il loro
reciproco cercarsi come
fonte della propria
legittimazione.
Ed ecco il profondo cuore
pulsante del romanzo:
nell'accettazione dell'altro
da sé consiste l'architrave
della civiltà, nella
dialettica fra posizioni
opposte si iscrive
il nucleo di ogni umana
conoscenza.